Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono chiamate a pronunciarsi ancora una volta sulla questione della compatibilità logica e della ammissibilità giuridica del concorso esterno nel reato di associazione a delinquere ex articolo 416 codice penale.
La conclusione che lo stesso non era riconducibile a "cosa nostra" si fondava sull'esame dei seguenti elementi:
A riguardo la difesa opina nello specifico che la condanna for every concorso esterno ha ricevuto supporto logico nella considerazione che a carico dell’imputato sarebbe stata provata una semplice attività di consulenza concretizzatasi esclusivamente nella fase della difesa dei produttori for every le contestazioni loro mosse, conclusione questa mai contestata ed anzi in contrasto con le condotte rubricate nel capo di imputazione, dove si fa riferimento advertisement attestazioni di genuinità del burro prodotto da C. e da V. e ad indicazioni concrete for every metodiche di sofisticazione del burro più efficaci e più facilmente occultabili. In nessuno dei tre episodi dedotti in sentenza può riconoscersi una condotta di tale natura.
2. Con sentenza del 5 novembre 2008 il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, condannava l’imputato, riqualificata la condotta in quella di concorso esterno nell’associazione per delinquere ordinaria finalizzata alla sofisticazione del burro, alla pena, sospesa, di un anno e sei mesi, alla pena accessoria della incapacità di contrattare con la P.
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Nella medesima prospettiva appare privo di rilevanza il richiamo operato dalla difesa dell'imputato alle dichiarazioni di Ga. V., destinatario delle confidenze di De.Al.
La sentenza impugnata, nell'argomentare che gli attentati ai magazzini "Standa" del 1988 e del 1990 erano espressione di un rapporto tra B. e "cosa nostra" non più regolato da un patto di reciproco interesse, ha attribuito in maniera illogica le suddette azioni al gruppo capeggiato da Sa., anzichè a "cosa nostra" palermitana, in cui aveva un ruolo egemone R.
Sotto altro profilo, infine, i rilievi difensivi prendono le mosse da un travisamento del dato probatorio e della motivazione della sentenza impugnata: non è in alcun modo emerso, infatti, che l'assunzione di cariche nelle società di R.
In quest’ultimo caso la condotta di colui che non aderisce all’accordo non è punibile ai sensi dell’art. one hundred ten in combinato disposto con l’artwork. 416 c.p.; al più, la condotta agevolatrice potrebbe essere sussunta sotto la disciplina del reato di assistenza agli associati ex artwork. 418 c.p.
In realtà il ricorrente non click here critica la violazione di specifiche regole inferenziali preposte alla formazione del convincimento del giudice, bensì, postulando un preteso travisamento del fatto, chiede, anche mediante non consentite estrapolazioni mirate di singoli brani delle risultanze acquisite, la rilettura del compendio probatorio e, con esso, il sostanziale riesame nel merito, inammissibile, invece, in sede d'indagine di legittimità sul discorso giustificativo della decisione, allorquando la struttura razionale della sentenza impugnata abbia - come nella specie - una sua chiara e puntuale coerenza argomentativa e sia saldamente ancorata, nel rispetto delle regole della logica, al contenuto delle confirm, indicative univocamente della coscienza e volontà del ricorrente di fornire, quale concorrente esterno, un rilevante e decisivo contributo causale alla realizzazione, almeno parziale, del disegno criminoso e all'operatività dell'associazione mafiosa, nella piena consapevolezza dei suoi metodi e dei suoi fini, assicurandole un costante canale di arricchimento, funzionale alla sua conservazione e all'accrescimento del suo potere economico.
la perdurante centrale importanza dei rapporti intrattenuti da D. con C., comprovata non solo dal ruolo avuto da entrambi nella conclusione dell'accordo tra B.
Se, peraltro, un rilievo può elevarsi a tale scelta, esso riguarda l’opzione di attribuire alla fattispecie delineata una mera valenza aggravante, rispetto alla comune associazione for each delinquere.
13. Al rigetto del ricorso consegue di diritto la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e alla rifusione delle spese sostenute nel presente giudizio dalla parte civile Comune di Palermo che, tenuto conto del numero e dell'importanza delle questioni trattate, della tipologia ed entità delle prestazioni difensive e avuto riguardo ai limiti minimi e massimi fissati dalla tariffa forense (Sez.
4. Il 9 marzo 2012 la Quinta Sezione Penale della Corte di Cassazione, investita dei ricorsi del Procuratore generale presso la Corte d'appello e di D.M. avverso la sentenza d'appello, dichiarava inammissibile il ricorso del Procuratore Generale e annullava, nei limiti di seguito precisati, la sentenza impugnata nel capo relativo al reato del quale l'imputato era stato dichiarato colpevole, rinviando, for every nuovo giudizio su di esso, advertisement altra sezione della Corte di appello di Palermo.